Foto inedite, foto private, foto di grande impatto, sensuali, rivoluzonarie, elegantemente provocatrici, che hanno per protagoniste modelle celebri come Carrè Otis, Carla Bruni, Nadja Auermann, Monica Bellucci, Eva Herzigova.
Trentaquattro scatti di Helmut Newton, gigante della fotografia, per le campagne promozionali di Blumarine, marchio fondato da Anna Molinari e dal mai dimenticato marito Giampaolo Tarabini, altre testimonianze video, altri scatti prodigiosi usciti dagli album e dall’archivio privato della famiglia più famosa di Carpi, saranno esposti dal 10 settembre all’11 dicembre di questo anno ai Musei di Palazzo dei Pio per un progetto espositivo ideato e prodotto dal Comune di Carpi in collaborazione con la Helmut Newton Foundation di Berlino. Il curatore è Luca Panaro.
Le foto in grande formato sono state esposte già a Monaco nel 2005 e in esposizioni itineranti ma mai in Italia e tantomeno a Carpi, distretto tessile di importanza mondiale dove la Blumarine è nata quasi 40 anni fa (nel 2017 i festeggiamenti dell’importante anniversario) e dove continua ad operare con successo.
Le foto di Helmut Newton per Blumarine vanno dal 1993 al 1999 e raccontano sette campagne con uno sguardo attento ed ironico sulla bellezza contemporanea, sulla sensualità mai volgare, e un’attenzione speciale alla moda e alle icone di quegli anni, modelle indimenticabili che con la loro personalità hanno segnato un’epoca. In tutto gli scatti sono 50.
“Sin dalla creazione del brand Blumarine _ spiega Anna Molinari Tarabini, presidente e stilista di Blumarine, fondatrice e proprietaria, che col figlio Gianguido Tarabini che è amministratore delegato è a capo del Gruppo Blufin ancora tutto in mano alla famiglia _ ho sempre creduto nel connubio fra moda e arte nelle sue molteplici forme espressive di cui la fotografia è parte integrante. Negli anni ‘90 fotografia e moda dialogavano in maniera fervida contribuendo alla creazione di nuovi immaginari, rompendo schemi e innovando gli scenari della comunicazione ed in tal senso la collaborazione con Helmut Newton, durata 7 stagioni, si inserì pienamente in questo contesto. I suoi scatti hanno rappresentato una pietra miliare non solo per la definizione e l’affermazione dell’identità stilistica di Blumarine _ continua Anna Molinari Tarabini_ , ma soprattutto per l’interpretazione onirica e simbolica del mondo femminile. Tutt’ora ne colgo l’attualità e la potenza evocativa così come ne traggo nuova ispirazione per le mie collezioni, in un percorso quasi ciclico che vede la reciproca influenza fra immagine e materia”