Perugia, 23 marzo 2017 – E’ un tesoro artistico che ha rischiato di andare disperso quello svelato oggi a Perugia da Nicoletta Spagnoli,
amministratore delegato e presidente di Luisa Spagnoli spa, il marchio di moda femminile famoso nel mondo fondato dalla famosa imprenditrice Luisa Spagnoli di cui Nicoletta è pronipote, rappresentante della quarta generazione di famiglia che conserva la proprietà e proietta l’impresa nel futuro tenendo sempre in mente però la storia e la tradizione del brand. Si tratta di un intero ciclo pittorico celato per anni e anni sotto l’intonaco del pittore futurista perugino Gerardo Dottori (1884-1977) al quale nel 1947 il nonno di Nicoletta, Mario Spagnoli, imprenditore coraggioso e mecenate amico degli artisti, aveva commissionato queste opere per abbellire la sua città ideale, La Città dell’Angora come aveva chiamato il nuovo stabilimento della Luisa Spagnoli a Santa Lucia, alle porte di Perugia.
Dopo un anno di lavoro certosino ad opera delle due restauratrici Alessia Fumi e Annamaria Mantucci le tempere a secco sul muro della Piazza degli Artigiani sono tornate alla luce insieme alle figure di Santa Lucia, San Giuseppe e San Luca con le insegne delle botteghe del Fabbro. La Segheria, la Falegnameria, l’Ebanista, il Pittore, lo Stagnaro, insieme alle stanze del Medico, alla Biblioteca e all’ambulatorio del Pediatra, davvero spazio pionieristico e futuribile per uno stabilimento del dopoguerra. “Ma questa era la visione illuminata di mio nonno Mario – racconta Nicoletta Spagnoli – e per questo oggi sono emozionata ed onorata di poter mostrare a tutti questi capolavori di un artista che rapprensenta tanta parte della cultura di Perugia”.
Tutto è nato dalla intuizione di una storica dell’arte come Francesca Dutanti che guardando un vecchio filmato Rai ha visto tracce di questi murali proprio dentro lo stabilimento, coinvolgendo subito la presidente Spagnoli che ha dato inizio senza perdere altro tempo ai lavori di ricerca delle opere sotto l’intonaco. “Quando sono tornata dall’America dove ho studiato e vissuto per prendere il posto di mio padre Lino Spagnoli che era prematuramente scomparso le opere di Dottori era sepolte sotto tre strati di intonaco e io non ne conoscevo l’esistenza – dice Nicoletta – oggi sono felice per il ritrovamento e il restauro che mostra come azienda e cultura siano salde, ieri come oggi, perchè questo svelamento va ben oltre il suo significato storico-artistico. E’ la conferma del legame prodondo che dura ancora oggi tra la nostra azienda, la città di Perugia e i talenti culturali che ha espresso. Come Gerardo Dottori. E la prova che il mecenatismo ha ispirato la storia della Luisa Spagnoli. Un fatto che mi riempie di orgoglio”.
All’evento di oggi insieme a Nicoletta Spagnoli c’erano anche il sindaco di Perugia Andrea Romizi, Giovanni Luca De Logu in rappresentanza della Sovintendenza dell’Umbria, Massimo Duranti presidente Archivi Gerardo Dottori, Enrico Crispolti, professore emerito di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Siena, Francesca Dutanti vice presidente Archivi Gerardo Dottori e Andrea Baffoni ricercatore senior degli stessi Archivi.