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Tempi lontani, lontanissimi, quelli del Red Carpet che faceva sognare.

Oggi dopo le ultime passerelle dell’ultimo Festival del Cinema di Venezia il Carpet è rosso solo di vergogna, e non perché gli italiani sono diventati puritani o bacchettoni e tanto meno schizzinosi. No, c’è un limite alla decenza divistica. E poi basta con l’arrembaggio delle griffe per questi total look che si sfoggiano sotto ingaggio per regalo o pagamento di celebrità. Ma quale stile può uscire da questa macedonia di marchi, a te le scarpe, a me la borsa, a loro l’abito, l’anello, il collier, il trucco & parrucco e perfino la tintura dei capelli! Quale messaggio arriva al pubblico, specie a quello dei giovani? Chi sono nella vita reale questi divi quasi sempre con poca personalità ma larghi portafoglie per diventare l’appendiabito vip del Festival?