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Arriva Rihanna ed è subito tempesta di paparazzi e foto a go-go. Siamo nell’immenso

Maria Grazia Chiuri come primo direttore creativo donna, tra oltre 1000 ospiti in attesa del “verbo” dell’eleganza. Con Rihanna in prima fila (FOTO) ci sono anche Sienna Miller, Uma Thurman, Alicia Keys, Isabella Ferrari, Eva Herzigova, Gigi Hadid che non sfila e stavolta fa l’ospite, Marisa Berenson, Kate Moss e tutto il gotha della stampa e dei buyers internazionali. E c’è anche un antropologo-scrittore di fama come Michel Pastoureau, autore di ‘Blu, storia di un colore’ che ha accettato l’invito di Maria Grazia a vedere come lei stessa ha interpretato il blu per questa collezione del prossimo inverno.
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Perché il blu è il colore dello spirito, delle emozioni più intime, del potere e della bellezza, della spiritualità e della cultura. Blu, come le profondità del mare e come i cieli stellati. Blu come colore del Novecento, da Picasso a Mirò, da Cezanne a Chagall. Blu come tonalità delle divise militari e degli abiti da lavoro. Trasversale per genere, età, classi. Così Dior con l’intelligenza e il coraggio di Maria Grazia Chiuri ha presentato oggi la collezione per il prossimo inverno in questo solo colore, appassionato e luminoso eppure profondamente emotivo. “Nel suo Dizionario della Moda Monsieur Dior scriveva che il blu ha la stessa qualità del nero. Ricordando questi pensieri ho puntato sui tanti significati speciali di questo colore che al fondatore della maison piaceva molto se era un po’ grigiato”. Ed ecco tutte le modelle ognuna con uno specchio dell’anima che esalta il blu, dalla prima uscita la più simbolica, con la modella che indossa una casacca stretta in vita col cappuccio che ricorda una creazione del 1949, il completo Chevrier ispirato alle tuniche dei pastori.

In testa un basco di pelle, capolavoro di bello e semplicità di Steven Jones, anche questo memoria della sorella di Christian Dior, la più giovane Catherine che fu partigiana e prigioniera dei nazisti e alla salvezza ebbe l’affettosa dedica del fratello per il primo profumo della maison Miss Dior. Ed oggi come vestono le Miss Dior? Con l’abito lungo dalla gonna a pieghe cucite a mano di taffetas blu, così classico, scattante e tanto moderno da sembrare techno, coi jeans di denim giapponese prezioso, con la giacca Bar in cotone da lavoro, con la borsa canestro di struzzo tempestato di borchie oro, con l’abito da sera ricamato con le costellazioni. “Ognuno può decidere qual è la propria uniforme – spiega Maria Grazia Chiuri dopo i tanti applausi – il vestito di protegge e ti fa esprimere quello che pensi e che sei. E non c’è colore come il blu a poterti fornire questa tua personale estetica, così mistico e sacrale”.