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Mentre nella sede fiorentina della Roberto Cavalli all’Osmannoro è in corso l’assemblea dei lavoratori che discutono il da farsi dopo la presentazione del duro piano di riorganizzazione di ieri arriva una prima ferma risposta dai colleghi di Milano che hanno appreso che verranno “smantellati” in toto.

Così le Organizzazioni Sindacali Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL e le RSU Milano Roberto Cavalli, riunitesi in assemblea con i Lavoratori, hanno espresso in un comunicato  “sconcerto per le drammatiche notizie ricevute nella giornata di ieri e chiedono alla Società di ritirare l’insana decisione di chiudere la sede di Milano, città universalmente riconosciuta come la capitale della moda e dunque strategica per una società che in tale ambito opera. Dal punto di vista sociale _ conunuano le roganizzazioni sindacali _ tale scelta porrebbe circa 80 famiglie in grave difficoltà. Se siamo arrivati a questa situazione la responsabilità è solo ed esclusivamente della cattiva gestione manageriale e non può ricadere sui Lavoratori. Proclamiamo dunque fin da subito lo stato di agitazione permanente che inizierà con uno sciopero indetto per la giornata odierna a partire dal termine dell’assemblea dei Lavoratori. Chiediamo all’Azienda di ricercare tutte le possibili soluzioni per evitare la chiusura della sede Milano con la conseguente perdita dei posti di lavoro”.