Una mostra per raccontare novant’anni di arte e artigianalità nella pellicceria. E’ quella che si tiene fino al 29 ottobre ad ingresso libero al Palazzo della Civiltà Italiana detto anche Colosseo Quadrato all’Eur, da meno di un anno quartiere generale di Fendi, marchio ceduto nel 2000 dalle mitiche cinque sorelle Fendi al gruppo LVMH che ha stregato Roma e il mondo con la sfilata di ieri sera sulla passerella trasparente dentro la Fontana di Trevi (restaurata di recente proprio grazie al contributo della maison che ha come direttori creativi Karl Lagerlfeld e Silvia Venturini Fendi). La visita comincia con un video, “Fendi Roma – The Artisans of Dreams” che parte dal 1926 quando Adele ed Edoardo Fendi aprirono il primo laboratorio e poi il negozio in via del Plebiscito, e continua coi successi del marchio che è diseganto da 50 anni da Karl Lagerlfeld scelto dalle sorelle Fendi giovanissimo, poi i rapporfti intensi col cinema per ricordare le pellicce di Fendi indossate da Silvana Mangano in “Ritratto di famiglia”, e ancora l’invenzione del logo, l’arrivo di Silvia Venturini Fendi (che oggi presiede AltaRoma) nel 1994, l’invenzione della famosissima Baguette nel 19976, borsetta da primati, la sfilata sulla Grande Muraglia nel 2007, il restauro nel 2013 della Fontana di Trevi. Un marchio questo di Fendi giudato per molti anni da donne per vestire le donne, che ha sempre messo al centro di tutto il lavoro di atelier, l’alto artigianato per la lavorazione delle pellicce che si ritrova nell’allestimento della mostra con una serie incredibile di pannelli intarsiati davvero magnifici, poi la stanza specchiata coi pupazzetti di pelliccia da attaccare alle borsette con un divertente Karlito con tanto di codino bianco, e infine le pellicce e gli abiti più belli dagli anni Sessanta ad oggi