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Firenze, la sfilata di Stefano Ricci interromperà un ‘esilio’ di 35 anni

Ieri e oggi. Per costruire il futuro. Con la Moda che sempre di più diventa Cultura, senza limiti e timidezze. In una saldatura magnifica tra pubblico e privato, con un’idea di mecenatismo moderna e con una disponibilità illuminata delle istituzioni museali che solo qualche anno fa sembrava impossibile. E invece adesso la riapertura della Sala Bianca alle sfilate è di nuovo realtà, dopo una pausa di trentacinque anni dalla chiusura nel 1982 e una lontananza di sessantacinque dalla prima volta, il 22 luglio 1952 dall’idea geniale di Giovan Battista Giorgini per far sbocciare la moda italiana. Si riaccendono gli undici lampadari di cristallo di Boemia della sala dei ricevimenti e della musica del Granduca e il mondo torna a guardare con occhi incantati a quegli stucchi neoclassici simbolo di Firenze e della sua creatività. L’evento attesissimo l’11 gennaio, seconda giornata del 91° Pitti Uomo, con la sfilata di alta moda maschile per l’inverno 2017-2018 di Stefano Ricci, stilista e imprenditore di fama mondiale ma fiorentinissimo, mecenate anche stavolta (la maison ha donato centomila euro per i restauri di Palazzo Pitti), alfiere con la moglie Claudia e i figli Niccolò e Filippo Ricci di un fatto a mano – veramente – in Italia di cui andar fieri, di una difesa della qualità e della sartorialità pura, di un’idea di moda che va tramandata di padre in figlio. E così, sulla passerella alta 40 centimetri per 18 metri in Sala Bianca, sfileranno 56 outfit compresi gli otto bambini della SR Junior, ad indicare il passaggio del testimone generazionale e anche lo sguardo speranzoso al futuro.

«Sono entusiasta ma anche molto sereno – racconta Stefano Ricci alla vigilia di questa riapertura epocale della Sala Bianca che segna anche i festeggiamenti per i 45 anni del brand – e molto soddisfatto di come riuscirò a non contaminare la Sala Bianca che resterà intatta nella sua bellezza. Il senso di questa mia presenza e di questa riapertura è anche un messaggio che si proietta nel domani, un luogo che potrà permettere anche ad altri brand di sfilare, sempre nel massimo rispetto». A riempire gli occhi dei 180 ospiti (non uno di più) oltre agli stucchi e alle luci anche diecimila candide rose.

Ieri e oggi, sempre pensando al futuro, specie a quello dei giovani ed anche dei talentuosi designer in arrivo per questo Pitti Uomo che avrà per tema Pitti Dance Off, è il fascino della mostra “Fashion in Florence trough the lens of Archivio Foto Locchi”, sempre a Palazzo Pitti. Si apre domani, per volontà del direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, voluta dal Centro di Firenze per la Moda Italiana presieduto da Andrea Cavicchi, e curata da Erika Ghilardi responsabile dell’Archivio Foto Locchi e dal Gruppo Editoriale di Matteo Parigi Bini ed Alex Vittorio Lana.

L’inaugurazione ufficiale martedì in Palazzo Vecchio alla presenza del ministro per lo Sviluppo Economico Carlo Calenda che incontrerà il sindaco Dario Nardella, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e i vertici di Pitti Immagine, col presidente Gaetano Marzotto e l’amministratore delegato Raffaello Napoleone, insieme a tanti imprenditori. Ancora una volta a Firenze per la fiera internazionale di Pitti Uomo sono arrivati i finanziamenti del Mise e dell’Ice per portare alla Fortezza da Basso i top buyers e la stampa di settore, e per iniziare davvero a lavorare sul Museo della Moda e del Costume che verrà svelato a giugno.

Nel calendario che si conclude il 13 gennaio tante sfilate ed eventi: arrivano Paul Smith, Tommy Hilfiger, il marchio giapponese Sulvam, il design che esalta l’abbigliamento sportivo Tim Coppens, oltre alle migliori energie dei creativi coreani di Concept Korea. Alla Leopolda si celebra il decimo anno della snicker iconica di Golden Goose con una installazione monumentale con quattro grandi pipes, i cilindri per le acrobazie degli skaters. La fiera è anche l’occasione per spazi mai visti come il refettorio della Scuola Marescialli per il defilè di Sansovino 6, o la cripta del Museo Marini per gli inglesi di Cottweiler per Reebok che proporranno un allestimendo da SPA tra sculture di sale e vapore acqueo.