Con la 92esima edizione di Pitti Uomo si apre anche la mostra curata da Olivier Saillard: “Collezioni di abiti come fossero belle addormentate, come naufraghi di un museo appunto effimero e caduco, misterioso e fragile, che scomparirà al termine della mostra”
Firenze, 9 marzo 2017 – Prime, belle, notizie sugli eventi culturali di Pitti Immagine con la 92° edizione di Pitti Uomo che il prossimo 13 giugno si aprirà ancora una volta, ed è la terza, con una mostra a Palazzo Pitti: “Il Museo effimero della Moda”, così si chiama l’esposizione promossa dalla Fondazione Pitti Immagine Discovery, presieduta da Andrea Cavicchi che è anche presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana e vicepresidente di Pitti Immagine, in collaborazione con Gallerie degli Uffizi e Musèe Galliera di Parigi, secondo episodio del programma triennale che vede lo speciale contributo del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Ice oltre alla disponibilità del Ministero della Cultura.
Ancora un progetto per la cultura della moda che parte da Firenze e da Pitti Immagine, nel solco di una tradizione ormai collaudata e in vista della nascita e riorganizzazione del Museo della Moda e del Costume (che prenderà il posto dell’attuale Galleria del Costume) a Palazzo Pitti. “Per la terza volta in dodici mesi – dice Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi – Palazzo Pitti accoglie una mostra che indaga i meccanismi della moda e riflette sul suo senso profondo”. Ideatore e curatore del progetto a Palazzo Pitti è Olivier Saillard, direttore del Musèe Galliera di Parigi e in questi giorni artefice di una esposizione bellissima e intensa al Museo Bourdelle di Parigi intitolata “Balenciaga, l’oeuvre au noir”.
Saillard farà parlare gli abiti della Galleria del Costume di Firenze con quelli del Galliera, con capi dal XIX e XX secolo fino a vestiti contemporanei. “Il Museo Effimero della Moda – racconta il curatore – è un’opportunità di reinventare la Galleria del Costume di Palazzo Pitti con le collezioni di abiti allestite in uno scenario sognante, su manichini di legno o cera, su poltrone e sedie o sospesi nello spazio del museo, come fossero belle addormentate, abiti come naufraghi di un museo appunto effimero e caduco, misterioso e fragile, che scomparirà al termine della mostra”.
Saillard ha lavorato con Caterina Chiarelli (in-house curator) su commissione del Centro Moda. L’esposizione aprirà al pubblico il 14 giugno e sarà aperta fino al 22 ottobre 2017, nelle sale della Galleria e nelle sale Contini Buonaccorsi di Palazzo Pitti.