Emporio Armani: “La nuova first lady? Se mi chiedesse di farle un abito non avrei problemi”
“Melania Trump è una bella donna, io faccio vestiti e cerco di vestire bene le donne. Se mi chiedesse di farle un abito non avrei problemi”. Risponde così Giorgio Armani alla domanda fatale sulla nuova first lady d’America, per nulla imbarazzato e forte del suo prestigio di grande stilista. Più ironico e divertito sul marito di Melania, il presidente Donald Trump: “Mi pare migliorato negli ultimi tempi, è un po’ meno ciuffone – continua Armani – un po’ meno pannocchia e meno enfatizzato ed enfatizzante. Insomma più discreto. Mi auguro che i detrattori si possano ravvedere se lui farà bene. Altrimenti, se farà male, si potranno riavere con soddisfazione”.
Al termine della sfilata dell’Emporio Armani, lo stilista parla anche della situazione del bilancio della sua azienda: “Il 2016 è stato un anno complicato, presto arriveranno i dati ufficiali ma posso già dire che abbiamo chiuso con un fatturato di -5%. Ma in banca abbiamo tanti soldi! Il 2017 sarà ancora duro, tutto deve cambiare, il sistema dei vecchi negozi mausoleo non regge più. I giovani fanno acquisti con nuove situazioni. Penso che mantenere le posizioni sia già un buon successo”.
In passerella per Emporio Armani, nello spazio tutto rinnovato che diventerà multifunzionale (cinema, teatro, eventi), sfila un uomo che si distingue per piccole variazioni e non per un tipo di abbigliamento scioccante: “Il maschio non cambia il guardaroba ogni sei mesi, solo piccoli tocchi per renderlo sempre nuovo – spiega Armani -. La novità sta tutta nel pantalone: oggi per strada li vediamo tutti stretti a sigaretta che fanno fico ma anche un po’ banale. Io rilancio per il prossimo inverno il pantalone del nonno, da portare con le mani in tasca, un po’ degagé, e le giacche sono più corte, a doppio petto con otto bottoni e chiuse anche con uno zaino che copre davanti e dietro, piatto e anche rivestito di pelliccia”.