Dal 10 al 13 gennaio torna la kermesse con le anteprime delle collezioni maschili per l’inverno 2017-2018
Moda come aggregatore di energia. È la sensazione che si prova leggendo il folto programma che Pitti immagine ha presentato poco fa a Milano sulla 91esima edizione di Pitti Uomo, in programma a Firenze dal 10 al 13 gennaio prossimo per le collezioni dell’inverno 2017-2018 di 1220 aziende ospitate su 60.000 metri quadri in Fortezza da Basso.
Come hanno spiegato Gaetano Marzotto presidente di Pitti Immagine, Raffaello Napoleone amministratore delegato, Agostino Poletto, vice direttore generale e Lapo Cianchi direttore eventi e comunicazione, anche in questa prossima edizione il salone internazionale per la moda e il lifestyle al maschile diventerà la piattaforma di lancio di nuove tendenze, nuove aziende, moderna concezione dell’artigianato e di stili di vita, raccontati anche dai tanti espositori stranieri che sono 540 e rappresentano il 44 per cento del totale.
Ospite d’onore lo stilista inglese Sir Paul Smith che da Firenze alla Dogana farà una installazione e nello stand che ha voluto in Fortezza lancerà la linea PS by Paul Smith. Importanti anche le presenze in fiera di Z Zegna con la prima collezione disegnata da Alessandro Sartori e di Tommy Hilfiger che sceglie la fiera per il rilancio europeo.
Di non minore importanza il contributo culturale del Centro di Firenze per la Moda Italiana, holding di controllo di Pitti Immagine che la sera del 9 gennaio organizza una grande anteprima a Palazzo Pitti per presentare la mostra “Fashion In Florence through the lens of Archivio Foto Locchi”‘ con 100 rarissimi e inediti scatti dagli anni Trenta ai Settanta del Novecento che raccontano la storia della moda a Firenze: l’esposizione rappresenta un progetto nato dall’incontro tra l’Archivio Storico Locchi, il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, il Centro di Firenze per la Moda Italiana e il Gruppo Editoriale di Matteo Parigi Bini e Alex Vittorio Lana.
“Il nostro progetto punta a rivalutare Palazzo Pitti dove presto la Galleria del Costume si trasformerà in Museo della Moda – ha detto Andrea Cavicchi, presidente del Centro Moda – e punta ancora una volta sulla cultura. E questo lo possiamo fare anche grazie ai contributi stanziati dal Ministero per lo Sviluppo Economico e dall’Ice che per l’edizione di gennaio di Pitti Uomo saranno pari a 500.000 euro”.
Il tema di questa edizione è Pitti Dance Off e rappresenta il movimento del corpo e della moda, una pecularità sottolineata da Agostino Poletto anche col digital art project e dalla campagna per il salone che invaderà il mondo da qui al 10 gennaio 2017.
Altro ospite privilegiato a Firenze è il belga Tim Coppen, poi le performance di Golden Goose Deluxe Brand che festeggia 10 anni di attività e successi, Cottweiler for Reebok, la mostra-evento a Palazzo Gerini “Due o tre cose che so di Ciro” dedicata a Ciro Paone fondatore di Kiton e realizzata da Angelo Flaccavento. Poi spazio ai talentuosi Pitti Italics Carlo Volpi, Lucio Vanotti e Sansovino 6, come per i coreani Bmuet(te) e Ordinary People e il marchio giapponese Sulvam.
Largo ai giovani italiani che fondano nuovi brand come Bruno Riffeser Monti e Lorenzo Fusina fondatori di Fanga e alla loro seconda presenza nei Pop Up Store.
Felice l’idea di Guido Biondi direttore creatore di Roy Roger’s di lanciare a Pitti Uomo il jeans sartoriale insieme al prestigio e all’esperienza della sartoria maschile fiorentina Liverano&Liverano.