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News interessanti in vista di Pitti Uomo edizione numero 91, a Firenze dal 10 al 13 gennaio 2017.

Con Pitti Immagine che continua a guardare vicino e lontano, esplorando i nuovi confini dello stile internazionale. Ed ecco i nomi dei Pitti Italics, gli stilisti o italiani o che producono in Italia che saranno Carlo Volpi, Lucio Vanotti e Sansovino 6, nomi graditi anche ai buyers perché portano nuova energia creativa ai retail. Poi le aperture a Oriente con sguardo nuovo verso Giappone e Corea.

Dall’accordo tra Pitti immagine e Japan Fashion Week Organization che durerà due anni arriva la sorpresa del marchio Sulvam ideato dal giapponese Teppei Fujita, classe 1984, che fonda il suo brand nel 2014. Diplomato al Bunka Fashion College, con alle spalle una lunga collaborazione presso la maison Yohji Yamamoto, Fujita guadagna presto il consenso degli addetti ai lavori internazionali, aggiudicandosi il “Tokyo Fashion Award” nel 2014 e come uno dei vincitori di ‘Who is on Next? Dubai’ nel 2015; presenta le proprie collezioni in occasione della Paris Fashion Week. Con un tailoring reinterpretato in chiave fortemente contemporanea e un focus su tessuti di estrema qualità e silhouette innovative, la nuova collezione di Sulvam debutterà a Pitti Uomo 91 con un fashion show in programma alla Stazione Leopolda.

E ancora, grazie a una nuova collaborazione con Kocca, la più importante agenzia governativa che supporta la creatività coreana, Pitti Immagine torna ad accendere i riflettori sui più interessanti brand dalla Corea: in passerella, per questa edizione, le collezioni di Bmuet(te) e Ordinary People.

Bmuet(te) by Byungmun Seo è una label ‘ready-to-wear’ dal twist inconfondibile, fondata nel 2012 dal duo di designer Byungmun Seo e Jina Um, Bmuet(te) ha riscosso da subito grande attenzione internazionale grazie alla nomina tra i finalisti del WGSN Global Fashion Awards nel 2012 e del contest ‘Who is on next? Dubai’ nel 2015. Il brand punta su una struttura non convenzionale del capo, che deriva dalla giustapposizione creativa di differenti elementi. Un concept che oltrepassa i limiti delle convenzioni e delle costruzioni, e ricrea una silhouette avant-garde e sperimentale. Il tutto attraversato da una sensibilità quasi poetica e un gusto attento per il lusso dei materiali.

ORDINARY PEOPLe invece è’ un Menswear brand lanciato nel 2011, Ordinary People è disegnato da Jang Hyeong Cheol ed è stato uno dei brand più giovani in assoluto a sfilare a Seoul Collection e per sette volte consecutive. A ogni stagione si presenta con uno stile che, paradossalmente, ben si addice a “not ordinary people”: uomini con una speciale sensibilità estetica e un elevato gusto sartoriale, attenti al dettaglio curato, ai tessuti pregiati e confortevoli sulla pelle e alle forme dei capi riviste secondo un twist moderno e funzionale.

 

Guarda il video: A Pitti Filati l’eccellenza del Made in Italy tra sostenibilità e maglie in 3D

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