Il gruppo chiude il 2016 con una cifra d’affari a 12.385 milioni di euro: +6,9%. Tutto merito dei colossi Gucci e Yves Saint Laurent
Il lusso corre in tutto il mondo, con frenata in Giappone e prudenza in America, e le cifre d’affari del Gruppo Kering balzano a risultati che non si erano più visti dal 2012. Tutto merito di colossi della creatività ed eleganza come Gucci e Yves Saint Laurent che hanno davvero spiccato il volo specie negli ultimi mesi del 2016. Perché nel quarto trimestre che si è da poco chiuso Gucci ha venduto per un +21,4% con meravigliosi risultati nei suoi monomarca e in tutto il mondo. Segno evidentissimo che la “cura” di rilancio che sta portando avanti il presidente e Ceo di Gucci Marco Bizzarri insieme al direttore creativo Alessandro Michele non solo è’ valida ma azzeccatissima. Gucci infatti ha realizzato nel 2016 un fatturato di 4.378,3 milioni di euro contro i 3.898,0 del 2015, con un bel +7,7%. Evidentemente la clientela ha aderito con entusiasmo alla visione creativa di Alessandro Michele e alla costante qualita’ di prodotto, con picchi particolari per le borse che in grandissima parte vengono realizzate in provincia di Firenze.
Altrettanto forti le performance di Yves Saint Laurent che però ad aprile scorso ha perso il direttore creativo eccelso Hedi Slimane, sostituito da Anthony Vaccarello: YSL ha fatturato per 1.220,2 milioni di euro contro i 973,6 del 2015 con un nettissimo +25,3%. In flessione invece Bottega Veneta, con 1.173,4 milioni di euro nel 2016 contro i 1.285,8 del 2015, in flessione del -8,7%.
“La nostra visione del lusso fondata su contenuto creativo e codici forti è vincente – commenta Francois Henrique Pinault, presidente e Ceo del Gruppo Kering – e lo abbiamo dimostrato con le performance spettacolari di Gucci e di Yves Saint Laurent. Ora il 2017 si apre con uno scenario socioeconomico incerto ma noi proseguiremo con il nostro dinamismo”. I numeri del Gruppo Kering sono anche loro spettacolari: la cifra d’affari generale si attesta a 12.385 milioni di euro con +6,9%, col lusso al +7,7% e lo sport lifestyle al +5,5%. Si è perciò proposto un dividendo di 4,60 euro per azione.