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Nella casa delle donne di Miuccia Prada i letti hanno lenzuola fiorite, le camere non mancano mai di piante, di ninnoli discreti, di

manifesti di film belli come quelli dipinti dall’americano Robert E.McGinnis che immortalò splendide e pericolose Bond Girl. E la stilista, applauditissima dopo il defilè di stasera col set domestico tutto al femminile, si interroga ancora una volta sui confini della bellezza oggi, sui pericoli della seduzione ostentata con troppa facilità dalle vanesie intriganti e al tempo stesso della durezza e severità del vestitre delle donne impegnate, quelle che testimoniano il nuovo femminismo come le americane che sono scese in piazza contro il presidente Trump. “Quando ho visto le immagini di quelle manifestazioni mi sono chiesta: ma siamo ancora qua? Che ne è stato del nostro ’68?”, si chiede Miuccia Prada che ha mixato piume e tessuti maschili e duri per mostrare questi due volti del femminino e del seduttivo, non riuscendo però a dare una risposta se si sono superati o no gli stereotipi e le immagini inflazionate dell’essere donna. Una sfilata da collettivo, e in parte da show, con cappotti mutanti in pelle verde e ricami dorati di fiori, orli che danzano bordati di piume di struzzo colorati e stivali da esploratrice al Polo di montone, conchiglie come collane e borsette tromp l’oeil di fibbie da portare rigorosamente a mano. Sembra che tutto sia permesso alle donne di Prada per l’inverno che verrà, dalla sottoveste quasi nuda color carne tempestata di catenelle di cristalli alla sciarpona di lana fatta ai ferri che ognuna tricottando si può fare da sola. “Abbinamenti non sofisticati, spesso un po’ crudi” dice Miuccia Prada che parla di provvisorietà  e di sopravvivenza nella casa delle donne, tra art & craft come ai bei tempi in cui anche lei viveva il ’68 vestita Saint Laurent. La stilista non smentisce di essere stata una contestatrice tres chic “perchè mi sono sempre rifiutata di camuffarmi da comunista”. E alla domanda malandrina e un po’ sfacciata di un cronista sui suoi segreti di seduzione col marito Patrizio Bertelli risponde ironica:”Mi do da fare quando voglio sedurre!”.