L’azienda Stefano Ricci premiata con il più alto rating per responsabilità sociale e impatto ambientale nel segmento luxury
Gran bel momento per l’azienda Stefano Ricci, internazionalissima e al tempo stesso italianissima e, anzi, fiorentinissima.
Non solo per la nuova apertura di una prestigiosa boutique a Londra in Mount Street di 200 mq e per i successi che da sempre il brand conquista nella capitale britannica dove l’imprenditore-stilista ha lanciato le sue famose cravatte nel 1974 da Harrods (dove ha dei corner spaziali molto ammirati, anche per la nuova linea SR Junior) ma anche per aver ricevuto per la seconda volta il piu alto rating etico nel segmento Luxury internazionale da Standard Ethics.
Riconoscimento importantissimo che premia la filosofia e il prestigio della maison di abbigliamento e accessori da uomo che, nel 2015, ha fatturato 144 milioni di euro, ha 500 dipendenti diretti, 50 boutique nel mondo e 19 shop inshop per una clientela che più eccelsa e appassionata del bello non si può. E in era di globalizzazione sfrenata, di delocatizzazione, di made in Italy solo di etichetta e non di vera sostanza, il “fatto al 100% in Italia” di Stefano Ricci viene sacrosantamente premiato.
E poi c’è l’apertura di Londra che sancisce un legame antico e forte. “Londra ha saputo esprimere l’eleganza assoluta sin dai tempi di Savile Row e Conduit Street – spiega Stefano Ricci che nel 2017 festeggia 45 anni di moda maschile – . Per l’uomo è stata un punto di riferimento irrinunciabile. Uno degli aspetti che più mi ha colpito quando ho iniziato a lavorare con la capitale britannica è stato che gli italiani volevano vestire come gli inglesi, mentre gli inglesi curiosamente volevano vestire come gli italiani. Con l’apertura di una boutique in Mayfair si corona un sogno che ho coltivato per lungo tempo”.
Anche Niccolò Ricci, primogenito di Stefano e Claudia Ricci, amministratore delegato parla dei valori della capitale inglese. “Londra è una città importante per noi – commenta Niccolò Ricci – Lo è sin dalle nostre origini, considerato che in questo mercato mio padre ha debuttato nel 1974 con una delle prime collezioni di cravatte nel celebre magazzino Harrods. Durante questi lunghi anni, il nostro gruppo ha consolidato la propria presenza e oggi è fiero di annunciare l’apertura di una boutique in Mount Street, una delle aree più chic della capitale britannica”. La boutique si apre su 200 metri quadri distribuiti su due livelli, all’incrocio tra South Audley Street e Mount Street. “Il nuovo indirizzo dell’eleganza – sottolinea Filippo Ricci, direttore creativo e secondogenito del re delle cravatte (anche di brillanti) – dove presentiamo le nostre collezioni Uomo, oltre alla Stefano Ricci Home”.
Un rating fondametnale e prezioso come quello di Standard Ethics certifica i temi di governance, trasparenza, responsabilità sociale e impatto ambientale attraverso la lente d’ingrandimento dell’agenda internazionale (Ue, Ocse e Onu). “Rinnovo la piena soddisfazione per questo annuncio da parte di Standard Ethics – dichiara Niccolò Ricci, ceo di Stefano Ricci S.p.A. – La nostra società, pur non essendo quotata, conferma un’attenzione alta su tutti gli aspetti relativi alla gestione, dalla certificazione dei bilanci IFRS al codice etico. Sin dalla fondazione, nel 1972, abbiamo tenuto l’uomo e l’ambiente al centro di tutto. Etica è una parola importante. Che accompagna la nostra missione di produrre esclusivamente in Italia”.