MILANO _ Ventisette facce e ventisette corpi per raccontare la storia di tante donne, ognuna diversa, ognuna individuo a sè, ognuna specchio della propria anima.
Sono le facce e i corpi delle supertop che il grande fotografo americano Steven Meisel ha “usato” per scattare la campagna della collezione di Prada Donna per il prossimo inverno, su uno sfondo costruito in studio, e dunque al tempo stesso distante ma neutro.
Miuccia Prada con questa collezione ha mixato vite e pensieri, desideri e sogni, che ogni donna si può portare addosso indossando abiti e accessori che molto raccontano di lei ma anche della storia della moda (vedi i corsetti_cintura, le giarrettiere, le doppie borse, i reggiseni a vista) e del suo continuo ritorno sulla scena dell’oggi. Un bricolage culturale prima di tutto, uno straniamento dalle troppo facili tendenze che ruotano e cambiano alla velocità della luce e che invece per Miuccia Prada diventano tutti gli stili e tutti i codici d’eleganza immaginabili, tra nylon e velluto, trapuntature e stampe, losanghe e maglie pesanti, pelle e satin. Una femminilità nuova, libera e al tempo stesso restrittiva, per un viaggio personale tutto è da inventare a seconda della propria vita e di quella parte di essa che si vuola raccontare al mondo anche con un abito, anche con un accessorio. Eroine contemporanee, dee che paiono atterrate da un altro pianeta.
Sotto l’obiettivo di Meisel ventisette supertop tra le quali spiccano Noemie Abigail, Vanessa Axente, Vittoria Ceretti, Paulina Frankowska, Amanda Googe, Milla Jovovich, Lorena Maraschi, Amanda Murphy, Kiki Willems, Raquel Zimmermann, Julia Nobis, Fei Fei Sun, Stella Tennant.