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In passerella a New York camicie bianche che cambiano forma, parka di pelle ricamati, abiti di pizzo che incrociano le tenute dell’atletica

Guardare alla strada, all’oggi convulso e multietnico ma anche alla tradizione dell’eleganza che si respira in un atelier come quello di Valentino, maison che è venuta oggi a New York per presentare la collezione Resort 2018 davanti a solo 220 ospiti con quel tocco di vera esclusività che solo chi ha una grande e luminosa storia creativa sa trasmettere. Applausi e abbracci per il direttore creativo di Valentino Pierpaolo Piccioli. Con mano sempre più felice complimentato dalla stampa internazionale che conta, dalla direttorissima Anna Wintour come sempre tutta di Chanel vestita, da una piccolissima e frizzante Christina Ricci, da Marisa Tomei, Maggie Gyllenhaal, da Helena Christensen top model degli anni Novanta con guance un po’ innaturali per la sua grande bellezza, Nicky Hilton e Olivia Palermo. “Stimo e voglio molto bene a Pierpaolo, sempre più bravo” dice Giancarlo Giammetti che ai tempi della Dolce Vita ha fondato il brand ora in mano al Fondo Sovrano del Qatar col grandissimo Valentino Garavani che sarà alla festa dopo la sfilata di stasera.

“New York mi ispira – dice nel backstage Piepaolo Piccioli – è bella perche è una città accogliente, dove viene sempre fuori l’umanità. In questa collezione Resort ho connesso lo sport col romanticismo, i miti precolombiani e l’energia dell’ hit pop e delle sue band. È il nuovo freestyle al femminile che spero piacerà alle nuove generazioni di donne che mixano tutto alla loro maniera, senza preconcetti e spontaneamente”. In passerella in un palazzo da lavori in corso a Soho camicie bianche che cambiano forma con tagli sulle spalle, parka di pelle ricamati, abiti di pizzo che incrociano le tenute dell’atletica, tuta di raso verde coi pantaloni con la banda e il nuovo tailleur da giorno Valentino, rosa camelia, con la gonna a pieghe e il giubbino da esercizi e da corsa.