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Le visite guidate saranno possibili dal 3 maggio

“Io posso solo dire grazie a Firenze, a nome mio e della mia famiglia, nel ricordo di mio padre Salvatore che nel 1927 venne qui dall’America decidendo di stabilire tutte le sue attività in riva all’Arno. E questo restauro del Biancone e della sua fontana che ha 72 zampilli  con la nostra donazione di 1,5 milioni di euro per il restauro è per la Salvatore Ferragamo SpA una grande opportunità per dire grazie alla bella Firenze che ci dà tanto”, dice Ferruccio Ferragamo, presidente della maison di famiglia davanti alla fontana dell’Ammannati che da poco più di un mese è soggetta alla pulizia e al restauro dall’incuria del tempo in Piazza della Signoria. Prima tappa di questa operazione bella e generosa che permette alle aziende di usufruire dei vantaggi dell’Art Bonus e quelle della moda stanno dimostrando di apprezzare questi incentivi del Governo.

“Se non ci fosse stato l’Art Bonus _ scherza il presidente Ferragamo : forse avremmo investito meno denari”, ma poi si complimenta coi restauratori e con l’architetto Giorgio Caselli, responsabile servizio belle arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio, durante la visita in esclusiva con la stampa per dar vita all’interessante progetto di visite guidate, su prenotazione on line, al restauro in corso che durerà fino al dicembre 2018. Col presidente Ferragamo c’è naturalmente il sindaco di Firenze Dario Nardella, anche lui ammirato dalla vista ravvicinata del capolavoro e convinto che il progetto di prenotazioni on line avrà successo per i fiorentini e i tanti turisti in arrivo dal mondo.

“Sul sito verranno prenotati gruppi di 15 persone  che saranno guidati dall’esperienza dei restauratori sull’avanzamento dei lavori _ dice Dario Nardella _ e ogni giorno si organizzeranno cinque visite. Saranno privilegiati anche gli studenti delle scuole e accademie d’arte e dell’università per la storia dell’arte, poi se ne avremo la possibilà verranno a vedere da vicino la fontana anche i bambini delle elementari, tutti intorno alla statua del Nettuno”. Insomma, un cantiere che diventa trasparente per chi vorrà visitare questo magnifico sito  e girare tutto intorno al capolavoro di Ammannati. Il sindaco si augura anche “che altre aziende seguano l’esempio di mecenatismo di Ferragamo”.

Poi un selfie Nardella-Ferragamo davanti al Marzocco, sotto gli occhi incuriositi dei turisti in Piazza della Signoria. Ed è bello  Il ‘Biancone’ a pochi centimetri, quasi sfiorato, visto da vicino come mai prima d’ora. Dalla prossima settimana questa esperienza sarà possibile grazie a una serie di visite guidate organizzate nel cantiere del restauro del complesso dell’Ammannati.
Il restauro costa 1,5 milioni di euro nel triennio 2016-18, arrivati dalla maison Salvatore Ferragamo tramite Art Bonus. Oggi siamo nella fase del primo lotto, che durerà un anno e costerà 600 mila euro. Il progetto è curato dalla Direzione Servizi Tecnici, Servizio Belle Arti del Comune e l’impresa esecutrice è la RAM, Restauri Artistici e Monumentali.
Le visite guidate saranno possibili dal 3 maggio, una al giorno, nei feriali, e saranno gratuite. Occorrerà prenotarsi su www.nettunofirenze.it, sito internet che segue l’andamento dei lavori. Attivo anche l’account Instagram @ilbiancone.
“Il colossale Nettuno – ha dichiarato il sindaco Dario Nardella – è uno dei simboli più noti e amati della città. Il suo necessario restauro non deve però impedire di godere della sua visione e per questo abbiamo voluto un cantiere il più possibile ‘aperto’. Le visite guidate, pensate per i fiorentini ma anche per i turisti, saranno un’occasione unica per osservare il ‘Biancone’ a pochi centimetri e da una prospettiva inedita e sono certo che renderanno piazza della Signoria ancora di più un emozionante museo a cielo aperto”.
Nel 1559 Cosimo I de’ Medici bandì un concorso per creare la prima fontana pubblica di Firenze, al quale parteciparono i più importanti scultori fiorentini dell’epoca: venne scelto il Nettuno di Bartolomeo Ammannati perché giudicato più significativo nell’esaltare i gloriosi traguardi marinari raggiunti in quei decenni dal Granducato di Toscana. L’apparato scultoreo venne eseguito tra il 1560 e il 1565, e fu inaugurato in occasione delle nozze tra Francesco I de’ Medici e la granduchessa Giovanna d’Austria il 10 dicembre 1565. La figura di Nettuno, realizzata in marmo bianco di Carrara riprende i tratti di Cosimo I de’ Medici, si erge su un piedistallo decorato con le statue di Scilla e Cariddi al centro della vasca ottagonale che contiene i quattro cavalli del cocchio.
Ai suoi piedi stanno tre tritoni intenti a suonare delle tibie che zampillano acqua. Agli angoli della vasca sono presenti i gruppi di divinità marine, ciascuna delle quali ha ai piedi un corteo di ninfe, satiri e fauni in bronzo. La scultura marmorea non riuscì da subito ad ottenere l’apprezzamento dei fiorentini che scherzosamente diedero al Nettuno il soprannome di “Biancone”.