Spopola la borsa pratica e preziosa di Simonetta Ravizza
La puoi portare a mano o al polso, riempirla di tutti i segreti per la giornata di lavoro o esibirla per le occasioni più eleganti, specie se la arricchisci con una spilla di strass. La butti in fondo alla trolley e quando la tiri fuori è sempre perfetta, te la infili nella tasca del trench come dentro allo zaino, senza timori. Pratica, leggera, soffice, preziosa, moderna e unica ecco la Furrissima di Simonetta Ravizza, sac bag più copiata del momento, anche dalle grandi griffe del fashion che evidentemente hanno molto apprezzato l’idea della stilista-imprenditrice che dal 1990 ha fondato il suo brand forte dell’esperienza dell’azienda di famiglia, fondata dall’indimenticabile padre Giuliano Ravizza.
Un campione del marketing del tempo, un imprenditore visionario che chiese a Franco Zeffirelli di girare per la maison Annabella quegli indimenticabili spot con Alain Delon e Jarry Hall. Ora sua figlia Simonetta è l’erede di tanta maestria e passione per il pret-à-porter in pelliccia. “Le copie non si possono evitare – racconta Simonetta che ha riscosso un bel successo anche con la limited edition di Furrissima dedicata alla Design Week milanese – se non hai difese, anche quando a copiarti sono le grandi griffe come sta succedendo a me per le borse in visone. Forse è il prezzo del successo! Di certo Furrissima piace, ne ho già vendute 1800 di queste borse che declino a ogni collezione, in taglia piccola e grande. L’ultima nata è il modello Military che ho creato abbinando al visone pezzi di giacche militari originali trovate al mercato del vintage che stanno piacendo molto». La forma del sacchetto per la spesa, la più semplice ed essenziale, declinata nelle pellicce di lusso, l’aggiunta recente della tracolla ornata di fiori di pelle, l’abbinamento perfino col tessuto denim e per la collezione 50’ Dream a righe con le scritte delle città del mito del glamour, da Los Angeles ad Honolulu. Insomma, un’infinità di proposte che dopo l’ultima passerella milanese per il prossimo inverno ha portato a Simonetta Ravizza un’ondata di ordini e di interesse internazionale.
“Grazie alle mie borse e a pezzi iconici delle collezioni sono entrata in Giappone e in Corea del Sud, due mercati molto sofisticati, da Joyce e da 10 Corso Como – racconta Simonetta Ravizza che ha la boutique principale al numero 1 di via Montenapoleone e l’headquarter in via Morimondo, sempre a Milano – declinando la Furrissima con giochi di intarsi di stelle e righe. Anche in America le cose non vanno male, sono apprezzata dai grandi magazzini Bergdorf Goodman e Neiman Marcus e questi accessi americani sono davvero molto importanti. Ora proprio da Bergdorf Goodman mi chiedono oltre alle borse di visone anche le sciarpe di pelliccia coordinate alle bag e sto già lavorando a questo progetto. Poi farò un trunk show da Joyce a Hong Kong e poi sarò a Seoul per la boutique acquisita quest’anno”. Simonetta Ravizza crede che il segreto di questo successo sia dovuto in gran parte all’assoluto Made in Italy delle sue creazioni e all’artigianalità delle lavorazioni dei suoi capi. E poi il prezzo (nella boutique milanese la Furrissima costa in media 900 euro, nei multimarca per le edizioni limitate può arrivare a 1.250 euro), e l’attenzione dei buyers internazionali sempre a caccia di novità. “I compatori guardano al prezzo e ora anche alla durata dell’accessorio. Queste mie bag – conclude – sono perfino reversibili, con cuoio laminato e declinate sempre in tante versioni. E ora sto proprio pensando di ampliare il reparto degli accessori del mio brand, con sciarpe, scarpe e ancora borse esclusive”.