Dodici. Come le ore antimeridiane prima e pomeridiane poi. Come gli dei dell’Olimpo. Come gli Apostoli. Come i Cavalieri della Tavola Rotonda. E poi le 12 tribù di Israele, le stazioni della Via Crucis, le stelle dorate della bandiera dell’Europa, i segni dello zodiaco nell’oroscopo, i mesi dell’anno, il numero delle vertebre toraciche, il titolo di un film di Nikita Mikhalkov, il soldato nella Smorfia Napoletana. E dodici come le scarpe che una donna può indossare durante le 12 ore della sua giornata tipo, dal risveglio al party.
Gira intorno a questo numero più che fortunato e così tanto simbolico la mostra “Twelve Shoes una per ogni ora del giorno” che rappresenta il primo segnale del rinnovamento e della rivoluzione di The Micam, la fiera delle calzature che più internazionale non si può, che da domani al 6 settembre porterà alla Fiera di Milano Rho-Pero più di 30.000 visitatori per quasi 1500 espositori con le collezioni dell’estate 2017. Una esposizione che ha per protagonista la scarpa femminile, feticcio e icona di stile e rivelatrice della personalità di chi la indossa, ideata e realizzata da due critiche di moda de Il Giornale, Daniela Fedi e Lucia Serlenga, anche esperte di costume e società, con le foto immaginifiche e molto suggestive oltre che bellissime di Federico Garibaldi. Dodici grandi immagini 2,50 X 1,30 e sotto altrettante calzature che le hanno ispirate scelte tra quelle di questo Micam, piazzate nella Galleria dei Passi Perduti del Palazzo dei Giureconsulti a Milano aperto a questa esperienza culturale da domani al 26 settembre per raccontare cosa c’è dietro una scarpa, il mondo del lavoro, della tradizione, dei riti d’eleganza e della cultura che Daniela Fedi e Lucia Serlenga affrontano con sapiente ironia. “Le donne non sono dei millepiedi ma hanno mille impegni nell’arco di una giornata” dice Daniela Fedi che cita spesso le manie simpatiche in fatto di Manolos di Carrie in “Sex in the City” e ora anche i contrasti di cui si nutre l’ultimo chic che vuole che le donne escano in pigiama e ciabatte, foderate di pelo e lussuosissime, anche per le grandi soirèe. La mamma di Forrest Gamp poi diceva un’altra verità: “Dalle scarpe di una persona si capiscono tante cose. Dove va. Dove è stata”. Insomma scarpe da donna come palcoscenico di occasioni e di sensualità, di vita e di sesso, di pudori ed eccessi, di tacchi alti che piacciono ai feticisti e di tacchi bassi per il revival di bon ton che stiamo vivendo. “Abbiamo elaborato anche uno Scarpario, un vocabolario che racconta i piedi delle donne, con le scarpe che diventano l’oggetto più amato e celebrato del guardaroba femminile”, racconta Lucia Serlenga, mentre Federico Garibaldi ben accetta i tanti complimenti per le sue foto giganti che un critico ha voluto paragonare alla “furia futurista di Boccioni”.
Una wonderwoman che ha bisogno di una scarpa multitasking, che esce sempre con quelle di ricambio in borsa, che appena sveglia calza le sneakers poi va al lavoro con la scarpa flat, comoda e rasserenante, poi se parla coi capi o siede in consiglio di amministrazione mette una bella dècolletè, a pranzo si cambia coi mocassini, alle 14 per l’arte dello svetrinare per shopping opta per gli stivaletti che gli inglesi chiamano ankle boots. Siamo al pomeriggio in famiglia, allargata e non, e allora serve la rassicurante delle kitten shoes scarpe dal tacco breve e sottile quasi sempre a punta, ottime al primo incontro con la suocera o i figli di lui. Sandali col tacco scultura e così a tutto glamour per firmare un contratto di lavoro verso le 16 e 30. Per il salto al supermercato prima di cena servono le stringate maschili, per il Dirty Dancing le ankle strap o sandalo gioiello, per il vernissage prima di cena ecco un bel paio di platform zeppate, per cine, cena e coccole alle 20 e 30 niente di meglio delle pump con tacco a spillo, da sfilare sotto al tavolo del ristorante…Alle 23 e 30, che Fedi-Serlenga battezzano come l’ora del lupo, in casa e fuori solo tacco 12, spietatamente sexy. Ecco la giornata con le sue 12 ore 12 termina qui, con la scarpiera che trabocca di scarpe ma anche di tanta vita!