Show – By Eva http://byeva.quotidiano.net Moda Sfilate Tendenze by Eva Desiderio Fri, 26 May 2017 07:31:49 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.4 Valentino lancia Resort 2018. Il nuovo freestyle al femminile http://byeva.quotidiano.net/valentino-lancia-resort-2018-freestyle-al-femminile/ http://byeva.quotidiano.net/valentino-lancia-resort-2018-freestyle-al-femminile/#respond Tue, 23 May 2017 07:19:48 +0000 http://byeva.quotidiano.net/?p=2140 In passerella a New York camicie bianche che cambiano forma, parka di pelle ricamati, abiti di pizzo che incrociano le tenute dell’atletica Guardare alla strada, all’oggi convulso e multietnico ma anche alla tradizione dell’eleganza che si respira in un atelier come quello di Valentino, maison che è venuta oggi a New York per presentare la collezione […]

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In passerella a New York camicie bianche che cambiano forma, parka di pelle ricamati, abiti di pizzo che incrociano le tenute dell’atletica

Guardare alla strada, all’oggi convulso e multietnico ma anche alla tradizione dell’eleganza che si respira in un atelier come quello di Valentino, maison che è venuta oggi a New York per presentare la collezione Resort 2018 davanti a solo 220 ospiti con quel tocco di vera esclusività che solo chi ha una grande e luminosa storia creativa sa trasmettere. Applausi e abbracci per il direttore creativo di Valentino Pierpaolo Piccioli. Con mano sempre più felice complimentato dalla stampa internazionale che conta, dalla direttorissima Anna Wintour come sempre tutta di Chanel vestita, da una piccolissima e frizzante Christina Ricci, da Marisa Tomei, Maggie Gyllenhaal, da Helena Christensen top model degli anni Novanta con guance un po’ innaturali per la sua grande bellezza, Nicky Hilton e Olivia Palermo. “Stimo e voglio molto bene a Pierpaolo, sempre più bravo” dice Giancarlo Giammetti che ai tempi della Dolce Vita ha fondato il brand ora in mano al Fondo Sovrano del Qatar col grandissimo Valentino Garavani che sarà alla festa dopo la sfilata di stasera.

“New York mi ispira – dice nel backstage Piepaolo Piccioli – è bella perche è una città accogliente, dove viene sempre fuori l’umanità. In questa collezione Resort ho connesso lo sport col romanticismo, i miti precolombiani e l’energia dell’ hit pop e delle sue band. È il nuovo freestyle al femminile che spero piacerà alle nuove generazioni di donne che mixano tutto alla loro maniera, senza preconcetti e spontaneamente”. In passerella in un palazzo da lavori in corso a Soho camicie bianche che cambiano forma con tagli sulle spalle, parka di pelle ricamati, abiti di pizzo che incrociano le tenute dell’atletica, tuta di raso verde coi pantaloni con la banda e il nuovo tailleur da giorno Valentino, rosa camelia, con la gonna a pieghe e il giubbino da esercizi e da corsa.

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Dior, la moda selvaggia del primitive chic http://byeva.quotidiano.net/dior-la-moda-selvaggia-del-primitive-chic/ http://byeva.quotidiano.net/dior-la-moda-selvaggia-del-primitive-chic/#respond Fri, 12 May 2017 14:53:05 +0000 http://byeva.quotidiano.net/?p=2108 Alla corte di Maria Grazia Chiuri moltissimi Vip, da Rihanna a Charlize Theron passando per gli immancabili Fedez-Ferragni Rihanna arriva allo show per la collezione Dior Cruise 2018, la prima disegnata dal direttore creativo della maison Maria Grazia Chiuri, avvolta in una pelliccia di coyote, Frida Pinto al contrario struscia sulla terra l’orlo dell’abito lungo […]

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Alla corte di Maria Grazia Chiuri moltissimi Vip, da Rihanna a Charlize Theron passando per gli immancabili Fedez-Ferragni

Rihanna arriva allo show per la collezione Dior Cruise 2018, la prima disegnata dal direttore creativo della maison Maria Grazia Chiuri, avvolta in una pelliccia di coyote, Frida Pinto al contrario struscia sulla terra l’orlo dell’abito lungo nero di tulle nude look. Charlize Theron sfodera una bellezza divina, Anjelica Huston un fascino senza età. Come sempre abbracciati e ammaliati l’uno dall’altra Fedez e Chiara Ferragni con l’amica Anna Dello Russo, giornalista fashion tra le più intelligenti e eccentriche con in testa una corona di piume da capo indiano tempestata di cristalli firmata Sacai.

Siamo nella Upper Las Virgenes Canyon Open Space Reserve a pochi chilometri da Los Angeles, in una riserva naturale dove osano le aquile e dove alla fine del defilè si alzano nella notte droni e due mongolfiere di luce che esaltano il fascino delle otto grandi tende che hanno accolto al calar del sole i 750 ospiti di Dior arrivati da tutto il mondo in California per questo debutto di Maria Grazia Chiuri per la collezione Cruise, da dieci mesi alla guida degli atelier parigini e al timone stilistico di una corazzata del lusso come questa.

Ottantatre modelle per altrettante mises, che sfilano intorno alle tende di juta e calpestano la terra nuda in stivali o ciabattine di piume. Chiuri ha ripensato il mondo delle caverne, ritornando idealmente  all’origine della donna. Per ritrovare una femminilità selvaggia, antica, ancestrale, magica. Per ricominciare ritornando ai miti della fertilità primitiva, all’infanzia dell’umanità, al silenzio del deserto, alla natura padrona e amica. Maria Grazia Chiuri, partendo da questi miti ancestrali, ha creato per set un accampamento  primitivo-chic. Alla fine dello show, tra champagne del gruppo LVMH e miniamburger da ranch, performance di Solange Knowels, la sorella di Beyoncé,

“Dior Sauvage” è l’enorme scritta che campeggia su una delle colline della riserva, e questo è il solo cenno hollywoodiano di un evento già memorabile nella storia della moda e della maison Dior che quest’anno festeggia 70 anni di fama e di gloria stilistica e ricomincia da Los Angeles dove Monsieur Christian arrivò già nel 1947, l’anno del New Look, commosso dalla bellezza della California, “vero paradiso terrestre”, per poi tornarci a sfilare nel 1957. Qui è tornata Maria Grazia Chiuri, prima donna direttore creativo della maison, che in soli dieci mesi dall’arrivo ha portato “grazia, determinazione e successo” come dice il presidente e ad di Dior Sidney Toledano, perchè nei primi tre mesi di quest’anno le vendite nei monobrand del mondo sono aumentate del +19%, “conquistando clienti nuove e non perdendo le vecchie”.

Maria Grazia ha portato al brand un “colpo di giovinezza”, dice con orgoglio Toledano dopo lo show sensazionale per la collezione dedicata all’arte primitiva, ai graffiti e alle pitture della grotta di Lascaux, al fascino delle donne sciamane di oggi che vogliono “autodefinirsi” come spiega Chiuri che ha letto con passione e meraviglia “Il risveglio della dea” di Vicki Noble e “Donne che corrono coi lupi” di Clarissa Pinkola Estés che inneggiano allo spirito selvaggio delle donne, quasi un femminismo al primitivo.

“Non ho pensato ai red carpet o ad Hollywood quando ho deciso di presentare la mia prima collezione Cruise qui a Los Angeles – racconta Maria Grazia Chiuri – ma all’altro aspetto di questi luoghi, quello selvaggio, di cui nessuno parla mai, dove si può essere in contatto completo con la natura. Poi a New York ho visto la mostra su Georgia O’Keeffe, figura ieratica d’artista che mi ha molto colpita, è lei la sciamana contemporanea. In archivio ho trovato la collezione Dior del 1951 già con gli stampati degli animali primitivi ed eccoci qua a lavorare sull’heritage e sulle donne di oggi”. Che per Maria Grazia adesso non debbono più permettere a nessuno di definirle, di camuffarne il loro lato naturale. E questo anche nella moda “che deve tornare a dialogare con le donne, per poter scegliere da sole il proprio stile. ” Noi come designer dobbiamo capire come traghettare i grandi brand verso il nuovo mondo”.

Lei, Maria Grazia Chiuri, ritorna alle origini della specie umana e stampa sulle gonne svasate che si fermano al polpaccio gli animali preistorici della grotta di Lascaux, definita “la Cappella Sistina del Paleolitico” che risale a 17500 anni fa, ricama sugli abiti da ballo i tarocchi disegnati in esclusiva per lei da Vicki Noble perpetuando rituali cari a Monsieur Christian, intaglia le pellecce con i graffiti rupestri, borda di frange ponchos e giacche di pelle, mette in testa alle modelle i cappelli della O’Keeffe e le veste di rosso come Diana Vreeland, l’arcobaleno indiano e i fiori del deserto sulla maglieria.

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Calendario Pirelli 2018, gli scatti visionari di Walker http://byeva.quotidiano.net/calendario-pirelli-2018-gli-scatti-visionari-walker/ http://byeva.quotidiano.net/calendario-pirelli-2018-gli-scatti-visionari-walker/#respond Thu, 04 May 2017 10:18:03 +0000 http://byeva.quotidiano.net/?p=2089 Allievo di Richard Avedon, è diventato  uno dei fotografi di moda della Condè Nast, per Vogue UK e Vanity Fair Dopo Peter Lindbersh (che ha realizzato l’edizione  2017) sarà Tim Walker il fotografo che scatterà il Calendario Pirelli 2018. L’annuncio ieri, per la gioia di chi ama l’arte visionaria, stravante ma romantica di Walker, artista inglese […]

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Allievo di Richard Avedon, è diventato  uno dei fotografi di moda della Condè Nast, per Vogue UK e Vanity Fair

Dopo Peter Lindbersh (che ha realizzato l’edizione  2017) sarà Tim Walker il fotografo che scatterà il Calendario Pirelli 2018. L’annuncio ieri, per la gioia di chi ama l’arte visionaria, stravante ma romantica di Walker, artista inglese nato nel 1970, con un curriculum di rilievo anche per le sue foto  nelle collezioni permanenti del Viktoria & Albert.

Tim Walker, allievo di Richard Avedon, è diventato  uno dei fotografi di moda della Condè Nast, per Vogue UK e Vanity Fair. Ha girato uno short film, “The lost explorer“ che ha vinto un premio nel 2010 al Festival di Locarno.

FOTO – Il calendario 2017 con le dive senza trucco

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Fedez, look Gucci per il doppio concerto di Roma http://byeva.quotidiano.net/fedez-look-gucci-doppio-concerto-roma/ http://byeva.quotidiano.net/fedez-look-gucci-doppio-concerto-roma/#respond Mon, 20 Mar 2017 14:11:11 +0000 http://byeva.quotidiano.net/?p=2019 Per lo show romano del 18 e 19 marzo scorso Fedez ha sbalordito il pubblico non solo con la voce per il suo “Comunisti col rolex” ma molto anche per il look che si è sposato splendidamente coi suoi tanti tatuaggi. Per queste date romane del tour infatti il fidanzato ufficiale di Chiara Ferragni ha indossato […]

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Per lo show romano del 18 e 19 marzo scorso Fedez ha sbalordito il pubblico

non solo con la voce per il suo “Comunisti col rolex” ma molto anche per il look che si è sposato splendidamente coi suoi tanti tatuaggi. Per queste date romane del tour infatti il fidanzato ufficiale di Chiara Ferragni ha indossato una selezione di capi Gucci della Collezione Cruise 2017 disegnata dal direttore creativo del brand Alessandro Michele, tra tigri e rose rosse e cascate di teneri fiorellini202020

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Pitti Uomo, ‘Off White c/o Virgil Abloh’ special guest http://byeva.quotidiano.net/pitti-uomo-off-white-co-virgil-abloh-special-guest/ http://byeva.quotidiano.net/pitti-uomo-off-white-co-virgil-abloh-special-guest/#respond Thu, 16 Mar 2017 13:21:02 +0000 http://byeva.quotidiano.net/?p=2010 L’architetto-ingegnere diventato direttore creativo presenterà il suo lavoro per la prima volta alla kermesse di Firenze Firenze, 16 marzo 2017 – Ancora news e pillole intriganti in vista del Pitti Uomo di giugno. Gli organizzatori di Pitti Immagine comunicano oggi che, OFF-WHITE c/o VIRGIL ABLOH™ presenterà a Firenze la sua collezione menswear P/E 2018, assieme a una […]

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L’architetto-ingegnere diventato direttore creativo presenterà il suo lavoro per la prima volta alla kermesse di Firenze

Firenze, 16 marzo 2017 – Ancora news e pillole intriganti in vista del Pitti Uomo di giugno. Gli organizzatori di Pitti Immagine comunicano oggi che, OFF-WHITE c/o VIRGIL ABLOH™ presenterà a Firenze la sua collezione menswear P/E 2018, assieme a una selezione della pre-collezione donna.

“É con grande onore che presenterò il mio lavoro per la prima volta a Pitti Immagine Uomo, una piattaforma tra le più importanti, e che ha segnato la storia della moda nel corso degli anni. Il mio obiettivo è aggiungere un capitolo unico a questa storia”, racconta Virgil Abloh. Nato a Rockford, Illinois, nel 1980, Virgil Abloh è architetto, direttore creativo e designer.

Dopo la laurea in ingegneria civile,lo stilista si specializza in Architettura all’Illinois Institute of Technology, dove accanto ai fondamenti del design apprende l’importanza del lavoro di squadra. Il suo piano di studi è fortemente influenzato dall’opera di Mies van der Rohe, che studia in un campus realizzato dallo stesso. In breve tempo è nominato direttore creativo per Kanye West e per il suo think tank “Donda”. Negli anni collabora con numerosi artisti del calibro di Nick Knight, Riccardo Tisci, Kim Jones, Takashi Murakami, Olivier Rousteing, Giuseppe Zanotti, George Condo e lavora con Silvia Venturini da Fendi.

L’opera di Caravaggio e le architetture di Mies van der Rohe e Rem Koolhaas sono le influenze artistiche più importanti per Virgil Abloh, che ha modellato la propria carriera seguendo i principi di un collettivo creativo come il gruppo Bauhaus. “Virgil Abloh possiede un’acuminata sensibilità estetica” ha detto George Condo che ha dipinto le 5 cover dell’album di Kanye West ‘My Beautiful Dark Twisted Fantasy’ del 2010.

Lanciato nel 2013, Off-White™ è la zona grigia di colore tra il bianco e il nero. Con un design-studio basato a Milano, il brand comprende le collezione uomo e donna, una linea di oggetti e di complementi d’arredo e una serie di pubblicazioni, espressioni di una visione culturale contemporanea.

“In una stagione che rimescola le tradizionali gerarchie tra fashion e streetwear e le distinzioni di ruolo – dice Lapo Cianchi, direttore comunicazione & eventi di Pitti Immagine – Virgil Abloh ha trasformato il proprio lifestyle in un brand di successo, portando Off-White verso una compiuta maturità stilistica, senza però perdere quella capacità di spiazzamento, a volte anche molto diretta e impudente, che lo ha fatto conoscere agli inizi. Architetto e ingegnere, cresciuto negli Stati Uniti, figlio di immigrati ghanesi, che diventa direttore creativo, dj e animatore instancabile e poi questa leggenda sulla sua ubiquità: magari qui a Firenze scopriremo che di Virgil Abloh ce ne sono tre o quattro…”

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Moncler, le modelle sfilano nel bosco http://byeva.quotidiano.net/moncler-le-modelle-sfilano-nel-bosco/ http://byeva.quotidiano.net/moncler-le-modelle-sfilano-nel-bosco/#respond Thu, 09 Mar 2017 14:20:47 +0000 http://byeva.quotidiano.net/?p=1920 Passerella con letto di fogli gialle, verdi e rosse, e atmosfera d’autunno nei boschi del Canada per Moncler Gamme Rouge, collezione perfetta per l’inverno 2017-2018, disegnata con grazia e mano sicura da Giambattista Valli. Alla fine le modelle arrivano per l’applauso tra due ali di Giubbe Rosse impettite e comprese nel ruolo di ambasciatori della storia e […]

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Passerella con letto di fogli gialle, verdi e rosse, e atmosfera d’autunno nei boschi del Canada per Moncler Gamme Rouge,

collezione perfetta per l’inverno 2017-2018, disegnata con grazia e mano sicura da Giambattista Valli. Alla fine le modelle arrivano per l’applauso tra due ali di Giubbe Rosse impettite e comprese nel ruolo di ambasciatori della storia e dello stile canadese. L’ispirazione finisce qui, per fortuna, perché hanno sfilato capi preziosi e contemporanei nei colori del sottobosco, con stampe di foglie su cappotti, abiti tenerissimi e zaini da esploratricedi lusso, e foglie sono persino sulle gonne di pizzo macramè e ricamate sulle borse. Grande la sperimentazione di tessuti e di pellicce, con molta mongolia, per Giambattista Valli con una linea Moncler Gamme Rouge che farà segnare ancora un successo in più per il gruppo di cui Remo Ruffini è presidente e amministratore delegato. “Noi sfiliamo a New York, Milano e  Parigi con le nostre linee – racconta Remo Ruffini – perché vogliamo essere sempre più vicini e attenti ai desideri dei nostri clienti”.0909

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Parigi fashion week, Vuitton tra i capolavori del Louvre http://byeva.quotidiano.net/parigi-fashion-week-vuitton-capolavori-del-louvre/ http://byeva.quotidiano.net/parigi-fashion-week-vuitton-capolavori-del-louvre/#respond Tue, 07 Mar 2017 11:06:48 +0000 http://byeva.quotidiano.net/?p=1875 PARIGI – Prima volta nella storia di una sfilata al Louvre, dentro la Cour Marly del Museo, con il defilè di Louis Vuitton con l’artiglio fatato del direttore creativo Nicolas Ghesquères. C’era già stato Salvatore Ferragamo al Louvre con lo straordinario evento del restauro della Sant’Anna di Leonardo e con il defilè sotto le arcate esterne […]

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PARIGI – Prima volta nella storia di una sfilata al Louvre, dentro la Cour Marly del Museo,

con il defilè di Louis Vuitton con l’artiglio fatato del direttore creativo Nicolas Ghesquères. C’era già stato Salvatore Ferragamo al Louvre con lo straordinario evento del restauro della Sant’Anna di Leonardo e con il defilè sotto le arcate esterne del Louvre, ora con una prova di potenza il Gruppo LVMH capitanato da Bernard Arnault ha occupato col defilè quest’area spettacolare, regalando un sogno di arte & moda a mille invitati. Fra i vip anche Michelle Williams, Isabelle Huppert, Catherine Deneuve, Lea Seydoux, Natalia Vodianova che in questi giorni ha festeggiato il compleanno con una festa mondana e affettuosa organizzata per lei a sorpresa dal suo amore, Antoine Arnault, figli del Presidentissimo Bernard Arnault.

Ed ecco il defilé che Ghesquiere ha voltuto legare al tema della vocazione nomade e delle frontiere, attualissimo, con echi dal folclore ma contemporanei e una modetna classicità di pezzi. Gonne e cappotti di pelle, la vita sempre segnata dalla cintura, pull di maglia a intarsi, sottovesti castissime di broccato e pellicce di volpe a ciuffi di colore, borse a forma di bauletto che arrivano dalla storia della maison Vuitton che ha senpre amato il tema del viaggio. L’abito? può essere d’oro sotto al cappotto di pelle nera. La giacca? Diventa pezzo unico, come d’arte, se da una spalla cascano come una sciabolata tante catene di ferro. Nessun lungo, tutti abiti al ginocchio o poco più su, un’aria di energia pura e una collezione davvero da ricordare.

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L’astronave di Chanel nel pianeta stellare della moda http://byeva.quotidiano.net/lastronave-chanel-nel-pianeta-stellare-della-moda/ http://byeva.quotidiano.net/lastronave-chanel-nel-pianeta-stellare-della-moda/#respond Tue, 07 Mar 2017 10:49:35 +0000 http://byeva.quotidiano.net/?p=1851 Parte l’astronave di Chanel alla conquista del pianeta del fashion. Ed è grande spettacolo al Grand Palais di Parigi per questa grande e bella sorpresa preparata per i tanti ospiti della maison da Karl Lagerfeld, sempre più creativo nonostante i tanti anni che, alla fine, esce per l’applauso sotto la navicella spaziale per mano al modello-nipotino […]

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Parte l’astronave di Chanel alla conquista del pianeta del fashion.

Ed è grande spettacolo al Grand Palais di Parigi per questa grande e bella sorpresa preparata per i tanti ospiti della maison da Karl Lagerfeld, sempre più creativo nonostante i tanti anni che, alla fine, esce per l’applauso sotto la navicella spaziale per mano al modello-nipotino biondo. Razzo, pista di lancio, tutto quello che serve per il decollo, fuoco e fiamme finti compresi alla fine di un defile tutto in bianco nero e argento. Pezzi forti il tailleur di bouclé profilato di catene, la borsa a forma di missile o di pianeta rotondo, la fascia di cristalli sui capelli cotonati, gli stivali che brillano di luce d’argento. In passerella tra le top avvistate due bellezze speciali come Bella Hadid e Mariacarla Boscono, astronaute super lusso. In prima fila tra i vip amici di Chanel anche la bella e giovanissima Lily Rose Depp nuova testimonial anche del trucco della maison. Per l’accesso al defilé anche quattro controlli col metal detector. Nel gran finale la musica Rocket Man di Elton John.

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Givenchy, collezione-omaggio all’ex direttore creativo Tisci http://byeva.quotidiano.net/givenchy-collezione-omaggio-allex-direttore-creativo-tisci/ http://byeva.quotidiano.net/givenchy-collezione-omaggio-allex-direttore-creativo-tisci/#respond Mon, 06 Mar 2017 10:38:50 +0000 http://byeva.quotidiano.net/?p=1842 Omaggio a Ricky, così come gli amici e i fans chiamano Riccardo Tisci, stilista vulcanico e molto bravo che ha da poco lasciato la maison Givenchy dove ha imperato come direttore creativo per 12 anni. Ora la maison con la collezione dell’autunno-inverno 2017-2018 gli dedica tanti vestiti in un solo colore: il rosso. Per questo […]

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Omaggio a Ricky, così come gli amici e i fans chiamano Riccardo Tisci,

stilista vulcanico e molto bravo che ha da poco lasciato la maison Givenchy dove ha imperato come direttore creativo per 12 anni. Ora la maison con la collezione dell’autunno-inverno 2017-2018 gli dedica tanti vestiti in un solo colore: il rosso. Per questo progetto stilistico da Givenchy, dove ancora non hanno comunicato ufficialmente il nome del nuovo direttore creativo, si è voluto rivisitare il periodo di Tisci, col suo patrimonio di idee e il suo Dna che ha permesso al brand di rilanciarsi a livello internazionale al massimo livello , di riscoprire la strada della modernità e di vestire al femminile e al maschile tanto star dello spettacolo.

Ora la collezione donna per il prossimo imverno reinterpreta le silhouette iconiche dei suoi ultimi 12 anni in un’unica nuance: il rosso Givenchy, con 27 modelli speciali. Stampe (motivi animalier o presi in prestito dall’iconografia religiosa), ricami, pizzi e materiali con un’anima gotica, romantica, couture o street: i 27 look sono immersi in un unico colore luminoso che incarna l’anima di Givenchy. Non mancano le felpe, grande amore delle estimatrici di Tisci come quelle che hanno stampato un tenero Bambi. Ogni look ha un’etichetta vintage che indica la stagione d’origine del modello rivisitato: un vero e proprio set da collezionista. La collezione sarà disponibile anche in nero e in nude, gli altri due colori emblematici della maison.
Con questo omaggio davvero specale è chiaro che Riccardo Tisci si è lasciato davvero in grande armonia coi veritci del gruppo LVMH che ha in portafoglio Givenchy. E ora il mondo del fashion attende la comunicazione ufficiale della sua nuova avventura, che dovrebbe essere al fianco di Donatella Versace.

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Giambattista Valli fa sfilare la sua donna ‘parisienne’ http://byeva.quotidiano.net/giambattista-valli-sfilare-la-sua-donna-parisienne/ http://byeva.quotidiano.net/giambattista-valli-sfilare-la-sua-donna-parisienne/#respond Mon, 06 Mar 2017 09:31:17 +0000 http://byeva.quotidiano.net/?p=1817 Ricami di fragole e ciliegie rosse di paillettes sugli abiti da sera tenerissimi e sontuosamente moderni di Giambattista Valli che oggi ha presentato una collezione ricca di armonia e di leggerezza, come nella tradizione del brand che ha fondato e che, bravissimo, si autofinanzia, raro esempio di creativo indipendente che non si è fatto “ingoiare” […]

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Ricami di fragole e ciliegie rosse di paillettes sugli abiti da sera tenerissimi e sontuosamente moderni

di Giambattista Valli che oggi ha presentato una collezione ricca di armonia e di leggerezza, come nella tradizione del brand che ha fondato e che, bravissimo, si autofinanzia, raro esempio di creativo indipendente che non si è fatto “ingoiare” dai grandi gruppi del lusso. Del resto Giamba, come lo chiamano da sempre gli amici tanto da essere diventato anche l’etichetta della sua linea giovane, ha mestiere da vendere e una fantasia fresca tutta votata da sempre alla femminilità. Ed eccole le modelle di Valli, tutte aggraziate, esili, coi capelli lunghi sciolti e dall’effetto bagnato col gel, percorrere la passerella con gli stivaletti-feticcio alti e tutti di pizzo bianco o nero tutti stringati a mo’ di corsetto, gli abiti di organza che abbracciano il corpo e che si aprono all’orlo in un’onda allegra di volant, che poi risalgono sulle maniche, sulle spalle, sul punto vita in un gioco di rimandi e di percorsi di bellezza. Apre un tailleur di lana pesante con la baschina mossa e la gonna stretta che si apre a corolla sull’orlo, chiudono degli abiti da sera tempestati di pizzi e ricami coi frutti rossi della primavera. Spesso intorno alla vita c’è un’alta cintura-corsetto di organza trasparente, sul cappotto bianco e tempestato di stampe floreali si arrampicano file ordinate di borchie argentate, la gonna di gazar da couture si abbina alla giacca di panno stretta in vita della coulisse, in un contrasto che convince di bianco e rosso. Molto bello il gilet-canottiere di lana nera all’uncinetto, subito da copiare. “La mia donna è la parisienne, elegante e spiritosa nel vestire”, racconta Giambattista Valli e tutte le donne che vengono a Parigi e amano i suoi canoni estetici lo sono un po’.

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Parigi fashion week, ecco la donna Céline: sofisticata e minimal http://byeva.quotidiano.net/parigi-fashion-week-la-donna-celine-sofisticata-minimal/ http://byeva.quotidiano.net/parigi-fashion-week-la-donna-celine-sofisticata-minimal/#respond Sun, 05 Mar 2017 15:32:18 +0000 http://byeva.quotidiano.net/?p=1784 Da Cèline sono gli ospiti a girare intorno alle modelle! Allo stadio del tennis sfila come sempre la collezione disegnata da Phoebe Philo, stilista inglese classe 1973 che da un anno in molti danno in partenza dalla maison acquistata dal gruppo LVMH e che invece è sempre in sella, e prima ancora della sorpresa della […]

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Da Cèline sono gli ospiti a girare intorno alle modelle!

Allo stadio del tennis sfila come sempre la collezione disegnata da Phoebe Philo, stilista inglese classe 1973 che da un anno in molti danno in partenza dalla maison acquistata dal gruppo LVMH e che invece è sempre in sella, e prima ancora della sorpresa della collezione per il prossimo inverno arrivano le pedane rotanti dove è appollaiato il pubblico secondo l’installazione del set Up di Philipp Parrano. E questo è già un primo fatto perchè hai modo di vedere il defilé sotto tante angolazioni e non solo col su e giù della passerella tout cour.

Poi dopo il primo là al girotondo di stampa e buyers ecco che arriva la prima visione della donna nuova che ama Cèline: il tailleur pantalone maschile, giacca lunga e a tubo con le maniche così lunghe da nascondere le mani in un nero carbone assoluto. Poi per non smentirsi Phoebe manda in pista il cappotto minimalista, sempre nero, e ancora l’abito prugna, il trench avorio che si gonfia camminando, le grandi shopper a tracolla, le stampe orientali in seta che imitano il tattoo, l’abito da sera che sfiora terra con una danza di frange.

Al braccio le modelle portano una coperta, chiara e neutra oppure verde mente, oggetto che scalda e che protegge nelle intenzioni della stilista che veste un tipo di donna sofisticato, che non ama bagliori e infiocchettamenti, sicura di sè, del proprio status femminile puro, sempre lontana da quell”idea di lusso banale che sembra contagiare un po’ troppo il fashion dei defilé di quest’ultimo mese. Il completo pantalone si sdoppia in lunghe camicie a righe portate sui pantaloni dritti. Tutto sommato una certezza di stile questa Cèline disegnata dalla Philo che tutti continuano a dare in viaggio per altri atelier.

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Valentino, lo stile vittoriano e la scuola di Memphis http://byeva.quotidiano.net/valentino-lo-stile-vittoriano-la-scuola-memphis/ http://byeva.quotidiano.net/valentino-lo-stile-vittoriano-la-scuola-memphis/#respond Sun, 05 Mar 2017 15:21:08 +0000 http://byeva.quotidiano.net/?p=1750 “Cos’è il nuovo oggi? Forse viene fuori anche da cose che si conoscono già: allora guardando sempre all’oggi e al futuro proviamo a mettere insieme cose all’apparenza opposte come lo stile vittoriano e il colore della scuola di design e architettura Memphis. E vediamo come il tempo trasforma e libera la moda”, dice Pierpaolo Piccioli, […]

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“Cos’è il nuovo oggi? Forse viene fuori anche da cose che si conoscono già:

allora guardando sempre all’oggi e al futuro proviamo a mettere insieme cose all’apparenza opposte come lo stile vittoriano e il colore della scuola di design e architettura Memphis. E vediamo come il tempo trasforma e libera la moda”, dice Pierpaolo Piccioli, poetico direttore creativo di Valentino alla prova del pret-à-porter per il prossimo inverno nei saloni dorati e lussuosi dellHotel Salomon de Rothschild, dopo gli applausi e gli abbracci di amici, stampa e buyers internazionali.

Dopo la sublime prova dell’Haute Couture di gennaio ecco la sferzata di una femminilità pura e vibrante con il trench tutto ricamato di jais neri coi motivi vittoriani che si porta anche coi sandali bassi a listini di visone o per contrasto con stivali-anfibi intrecciati e “nudi” sopra al tallone per lasciare una traccia sexy di sé, appena appena però.

Perché in tutta la collezione c’è un grande senso di pulizia e di pudore, non ci sono inutili ostentazioni del corpo delle donne, preferendo abiti a trapezio di plissè o a campana che fanno venire in mente una farfalla, lunghi di velluto rosa ciclamino con ticami neri bellissimi, cappotti splendidi in colori acidi, dal verde al giallo, tagliati in tre pezzi perfetti e anche con applicazioni a rilievo di fiori.

“L’età vittoriana è un’età romantica – continua Pierpaolo Piccioli – e oggi che il romanticismo è legato alla personalità mi è piaciuto molto sfidare il tempo e l’ovvio declinando idee e facendole dialogare con gli anni Ottanta del Novecento e coi colori della cerchia di Ettore Sottsass: un confronto stimolante, che si contamina. E per vedere tutto con gli occhi nuovi ho dimostrato che l’epoca vittoriana non è solo nera!”.

Molto belli anche i gioielli della collezione di Valentino creati da Alessandro Gaggio con un chiaro riferimento alle Madonne di Piero Della Francesca: collane di coralli rossi, chiuse da un piccolo fiocco di seta, anch’esso rosso, su delicati pendenti.

Interessante il gioco dei fiori sui tessuti che Piccioli ha chiesto di disegnare per la maison ad un’artista come Nathalie Du Pasquier. Strepitoso il cappotto di panno di cachemere col collo dritto e tutto un’applicazione di numeri, di mani, di segni grafici coloratissimi, come pure indimenticabile la pelliccia di capra marrone tutta stropicciata ad arte. Neri però sono gli abiti più seducenti che si rincorrono in onde di mini ruches e si tempestano di perline di corallo rosso sul feltro intarsiato. Molto applaudito il cappotto di pizzo macramè di pelle, abbinato alla gonna sempre di pizzo di nappa e alla più candida e più classica delle camicie di seta bianca

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